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Bonus verde

da | Mar 6, 2018 | Aggiornamenti

Premessa

Nel pacchetto della manovra di Bilancio 2018 dedicato alla casa fa il suo esordio il bonus verde. Si tratta di una detrazione Irpef del 36% sulle spese sostenute per la sistemazione di giardini, terrazzi, coperture, entro un limite massimo di spesa di 5mila Euro per ogni unità immobiliare, da ripartire in 10 quote annuali di pari importo (il che si traduce in una detrazione massima di 1.800 Euro, con rate da 180 Euro).

BONUS VERDE
Agevolazione Tipologia di spesa Limite
Detrazione Irpef 36% spese sostenute per la sistemazione di giardini, terrazzi, coperture

5.000 €

In cosa consiste

Il bonus verde altro non è che un’altra detrazione Irpef legata alla casa. I contribuenti potranno detrarre il 36% delle spese documentate relative al verde, fino a un massimo di 5mila euro per ogni unità immobiliare.

Le spese agevolabili saranno quelle dedicate alla:

  • sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione di pozzi;
  • realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili.

Nello specifico:

  • le spese per il rifacimento di impianti di irrigazione;
  • le spese per la sostituzione di una siepe;
  • le spese per le grandi potature;
  • spese per la fornitura di piante o arbusti;
  • spese di riqualificazione di prati;

Nel corso di Telefisco 2018 l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che non è agevolabile la manutenzione ordinaria e quindi nemmeno i lavori in economia. Godono delle detrazione solo gli interventi di carattere straordinario. Infatti è possibile beneficiare del bonus solo se ciò rientra in un più ampio intervento di sistemazione a verde (interventi di natura straordinaria) e non quindi interventi di normale manutenzione.

Forme di pagamento flessibili

L’agenzia ha espresso maggiore flessibilità relativamente alle modalità dei pagamenti: sono ammessi infatti forme di pagamento flessibili: non sarà, dunque, obbligatorio utilizzare un bonifico specifico, come avviene per le ristrutturazioni edilizie, ma saranno ammessi, ad esempio, anche assegni bancari o postali, circolari non trasferibili o anche modalità informatizzate (ad esempio carte di credito, bonifici ordinari e bancomat).

Parti comuni condominiali

La detrazione spetterà anche per le spese sostenute per interventi effettuati sulle parti comune esterne condominiali, sempre nel limite massimo di 5mila euro per unità. In tal caso la detrazione spetta al singolo condomino, nel limite della quota a lui imputabile, purché la quota sia stata effettivamente versata al condominio entro i termini di presentazione della dichiarazione dei redditi.

Tra le spese agevolabili rientreranno anche quelle di progettazione e manutenzione connesse all’esecuzione degli interventi.

Pagamenti

I pagamenti, come avviene già per le altre detrazioni legate alla casa, dovranno essere eseguiti con strumenti idonei a consentire la tracciabilità delle operazioni.

Ripartizione della detrazione

La detrazione sarà poi ripartita in sede di dichiarazione, in dieci quote annuali.

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